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Assistenza domiciliare anziani gratuita

Pubblicato il 02-10-2023 in Assistenza anziani

Assistenza domiciliare gratuita per gli anziani. Scopri qual è la differenza tra SAD e ADI e come attivare i servizi pubblici di assistenza alle persone anziane

Assistenza a domicilio anziani e disabili: come funziona

L’Italia sta invecchiando, rapidamente e male.

Oltre un terzo della popolazione over 65 soffre di patologie croniche e multi morbilità.

Circa un anziano su dieci non è autosufficiente e ha bisogno di un aiuto sia per le attività quotidiane di cura personale sia per le attività domestiche.

Questi elevati fabbisogni assistenziali sono soddisfatti in larga misura dalle famiglie che provvedono direttamente alla cura e assistenza dei genitori anziani.

  • 7 famiglie su 10 provvedono direttamente alla cura e assistenza dei genitori anziani.
  • 1 milione di persone anziane e/o con disabilità sono assistite da badanti e assistenti familiari
  • 300 mila anziani sono ospitati in case di riposo o RSA

In questo articolo ci occupiamo dell’assistenza domiciliare gratuita per le persone anziane. Vediamo cosa possono fare e a chi devono rivolgersi le persone anziane che non possono pagare una badante o una casa di riposo.

Cerchiamo di fare chiarezza tra le diverse tipologie di aiuti su cui può contare un anziano non autosufficiente, e come attivarli.

Invitiamo, tuttavia, il lettore a non farsi troppe illusioni, i fondi pubblici destinati all’assistenza domiciliare per gli anziani sono scarsi e non permettono di coprire gli elevati fabbisogni assistenziali.

Appena il 6% degli anziani riceve assistenza al proprio domicilio.

Assistenza anziani a domicilio: la differenza tra SAD e ADI

I servizi di assistenza domiciliare alle persone anziane sono erogati sia dai comuni che dalle ASL.

I servizi di assistenza domiciliare erogati dai comuni si chiamano SAD, o Servizi di Assistenza Domiciliare, mentre quelli erogati dalle ASL si chiamano ADI, o Assistenza Domiciliare Integrate.

Sigle diverse a parte, entrambi questi servizi offrono un aiuto alle persone anziane. Ma rispondono in realtà a esigenze distinte.

Come funziona il SAD

I servizi sociali dei comuni offrono assistenza alle persone anziane sole che si trovano in condizione di temporanea o permanente limitazione della propria autonomia e che necessitano di un sostegno a domicilio per rispondere ai bisogni quotidiani di cura, igiene personale, gestione delle incombenze quotidiane e socializzazione.

I regolamenti di ammissione e le prestazioni erogate variano da comune a comune e sono calcolate in base all’ISEE del richidente.

Per saperne di più o fare domanda, rivolgiti ai servizi sociali del tuo comune di residenza.

Come funziona l’ADI

L’ADI risponde a una logica medico-sanitaria.

Puoi rivolgerti alle ASL per prestazioni domiciliari come prelievi, medicazioni, cambio cateteri, clismi, iniezioni, valutazioni infermieristiche, fisioterapia. L’ADI dispone anche di un’Unità Cure Palliative Domiciliari (UCPDOM) per l’accompagnamento nel fine vita dei malati terminali.

Per richiedere l’ADI bisogna rientrare nei requisiti previsti dalla normativa. Hanno diritto ad ottenere l’ADI coloro che hanno perso l’autosufficienza, per sempre o per un lungo periodo.

Per quello che riguarda la domanda l’iter può variare a seconda della regione di residenza e della Asl competente.

La richiesta parte solitamente dal medico di base, ma può essere avanzata anche da uno specialista ospedaliero, dagli Assistenti Sociali o da un Distretto Sanitario Comunale.

La domanda passa al vaglio dell’UVM, Unità Valutativa Multidimensionale, che redige il PAI, e cioè il Piano d’Assistenza Individualizzato, con il programma e la terapia adatta al paziente. Un programma dove sono specificate le figure specialistiche necessarie e le modalità terapeutiche da attuare nei confronti del beneficiario.

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