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Malattia colf e badanti: come funziona

Pubblicato il 17-04-2024 in Busta paga colf e badanti

Come dobbiamo comportarci quando la nostra colf o badante è in malattia. Come è retribuita la malattia dei lavoratori domestici e chi paga? per quanti giorni il lavoratore ha diritto all’indennità di malattia? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’indennità di malattia di colf e badanti.

Malattia colf e badanti: cosa dice il contratto collettivo del lavoro domestico

Tutto quello che c’è da sapere sulla malattia di colf e badanti è indicato dall’articolo 27 del CCNL Lavoro domestico.

Vediamo nel dettaglio come funziona la malattia di colf e badanti, sia dal punto di vista dei diritti del lavoratore domestico che degli oneri del datore di lavoro.

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Obbligo della colf o badante in malattia: il certificato medico

Il lavoratore deve avvertire immediatamente il datore di lavoro, salvo cause di forza maggiore o impedimenti, entro l’orario previsto per l’inizio della prestazione lavorativa; successivamente, il lavoratore deve far pervenire al datore di lavoro, entro due giorni dal rilascio, il certificato medico rilasciato entro il giorno successivo all’inizio della malattia.

Nota bene: Per i lavoratori conviventi non è necessario l’invio del certificato medico, salvo che non sia espressamente richiesto dal datore di lavoro. Rimane l’obbligo della spedizione del certificato medico per i conviventi, qualora la malattia intervenga nel corso delle ferie o in periodi nei quali i lavoratori non siano presenti nell’abitazione del datore di lavoro.

Chi paga la malattia di colf e badanti?

Quando il lavoratore domestico si assenta per malattia, il pagamento dell’indennità di malattia è a carico del datore di lavoro.

l’INPS non paga la malattia di colf e badanti.

Quanti giorni spettano di malattia a colf e badanti

Ai lavoratori assenti per malattia, il datore di lavoro corrisponderà le indennità di malattia, per il seguente periodo:

  • 8 giorni complessivi ai lavoratori fino a 6 mesi di anzianità
  • 10 giorni complessivi ai lavoratori con anzianità da 6 mesi fino a 2 anni
  • 15 giorni complessivi ai lavoratori con anzianità di oltre 2 anni

Retribuzione per i lavoratori domestici in malattia

Le indennità dovute a titolo di malattia sono erogate secondo i seguenti criteri:

  • Per i primi 3 giorni di malattia, l’indennità sarà pari al 50% della retribuzione globale di fatto;
  • dal 4°giorno in poi, l’indennità sarà pari al 100% della retribuzione globale di fatto;

La giornata di riposo settimanale è esclusa dal calcolo delle indennità.

Malattia non retribuita: la conservazione del posto di lavoro

Quanto l’assenza del lavoratore domestico si protrae per un numero di giorni superiore al limite massimo previsto per l’indennità di malattia, il datore di lavoro non è più obbligato a pagare la malattia a colf e badanti,  ma il lavoratore domestico ha comunque diritto a conservare il posto (ovvero non può essere licenziato) per periodi differenti secondo l’anzianità maturata presso la stessa famiglia

  • per anzianità fino a 6 mesi, superato il periodo di prova, 10 giorni di calendario;
  • per anzianità da più di 6 mesi a 2 anni, 45 giorni di calendario;
  • per anzianità oltre i 2 anni, 180 giorni di calendario.

Questi periodi di cui sono  aumentati del 50% in caso di malattia oncologica, documentata dalla competente ASL.

Calcolo indennità di malattia colf e badanti: un esempio pratico

Esempio n.1 calcolo malattia colf non convivente

Dati dell’esempio:

Retribuzione oraria: 8 euro per 6 ore settimanali

Anzianità di servizio: oltre di 2 anni

Indennità di malattia: 15 giorni

Giorni di assenza per malattia negli ultimi 12 mesi: 10

Vediamo adesso qual è il calcolo da fare per determinare l’importo dell’indennità di malattia che il datore di lavoro dovrà corrispondere al lavoratore domestico.

Prima di tutto, bisogna sapere che la retribuzione della malattia è giornaliera ed è pari a 1/30 del mensile.

Nel caso di un lavoratore non convivente con una paga oraria, è necessario ricavare lo stipendio medio mensile e dividerlo per 30.

Nel nostro esempio, il calcolo per determinare lo stipendio mensile a partire dalla paga oraria è il seguente:

6 ore settimanali x 8€ x 52 settimane/12 mesi= 208 euro

Per determinare la retribuzione di un giorno di malattia dividiamo il risultato ottenuto per 30.

208 : 30 = 6,93 euro per un giorno di malattia.

Quindi l’indennità di malattia è uguale 3,46 euro per i primi 3 giorni, ovvero il valore di un giorno di malattia ridotto al 50%.

Mentre per i restanti 7 giorni sarà pari al 100% del valore di un giorno di malattia: 6,92 euro.

Il totale da corrispondere al lavoratore per l’indennità di malattia è pari a 3 x 3,46 + 7 x 6,92 = 58,82 euro

Esempio n.2 calcolo malattia badante convivente

Nel caso di  un collaboratore convivente per calcolare il 30esimo della mensilità é necessario sommare al mensile lordo pattuito la media mensile di vitto alloggio e poi dividere il risultato per 30.

Il contratto collettivo indica, infatti, che la retribuzione su cui calcolare la malattia é la retribuzione globale di fatto che include tutte le indennità incluse le indennità di vitto e alloggio.

Se ad esempio lo stipendio mensile è pari a 900 euro e la badante lavora 6 giorni a settimana il calcolo é il seguente:

6,52 euro al giorno di vitto e alloggio previsto per il 2024 x 6 giorni a settimana = 33,66 euro

Il valore medio mensile dell’indennità di vitto e alloggio è: (33,6 x 52) / 12 = 169,52 euro

La retribuzione di un giorno di malattia è quindi pari a:

900 + 169,52 = 1.069,52 / 30 = 199,52 euro

 

 

 

Fonte: articolo 27 CCNL Lavoro domestico

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