Mettere in regola colf e badanti: come si fa e quanto costa

Scopri come si fa a mettere in regola la colf o la badante in due semplici passaggi. Scarica il facsimile della lettera di assunzione e il modello di busta paga.

Mettere in regola colf e badanti in due semplici passaggi

Il settore del lavoro domestico in Italia (colf, badanti e babysitter) presenta un elevato tasso d’irregolarità: circa una badante su due lavora in nero o è solo parzialmente regolarizzata.

La mancata regolarizzazione del rapporto di lavoro domestico espone tuttavia il datore di lavoro al rischio di vertenza o a delle sanzioni e, più in generale, pregiudica la qualità della relazione tra la badante e il datore di lavoro.

L’elevato costo degli oneri sociali a carico del datore di lavoro (tfr, tredicima e contributi), che rappresentano quasi il 50% dello stipendio lordo del lavoratore rappresenta la principale causa che spinge molti datori ad assumere in nero la colf o la badante. Ma anche la burocrazia e la complessità dei contratti collettivi rappresenta un deterrente alla regolarizzazione del rapporto di lavoro domestico.

Tuttavia, la procedura da seguire per mettere in regola la colf o la badante è in realtà molto semplice.

Consiste di due passaggi:

• La stipula del contratto di lavoro (o lettera di assunzione)
• La comunicazione all’INPS dell’assunzione del collaboratore domestico

In quest’articolo ti spieghiamo passo passo cosa devi fare per mettere in regola la tua colf o la tua badante. Troverai anche un facsimile del contratto di lavoro (o lettera di assunzione) e un modello di busta paga editabile.

Mettere in regola la colf o la badante: la normativa di riferimento

Prima di entrare nel dettaglio della procedura da seguire per mettere in regola la colf e o la badante, è bene sapere che tutte le regole per l’assunzione del lavoratore e la gestione del rapporto di lavoro domestico sono dettate dai contratti collettivi nazionali firmati dalle associazioni dei datori di lavoro domestico e dalle organizzazioni sindacali.

Per l’assunzione dei lavoratori domestici, il contratto collettivo più utilizzato è il CCNL Lavoro Domestico firmato da Fidaldo (Assindtacolf) e Domina e le parti sociali. Puoi consultare questo documento qui.

Questo contratto disciplina tutti gli aspetti del lavoro domestico: assunzione, orario di lavoro, ferie, straordinari e così via e ti dice tutto quello che devi sapere per mettere in regola la nostra badante.

Per eventuali informazioni, chiarimenti o approfondimenti vai sul nostro blog o consulta la nostra guida sul rapporto di lavoro domestico 2023.

Come mettere in regola la badante: la procedura da seguire

Vediamo adesso nel dettaglio i passaggi da seguire per mettere in regola la colf o la badante.

La documentazione necessaria

Il lavoratore deve consegnare al datore di lavoro i seguenti documenti:

• un documento d’identità
• la tessera sanitaria
• il codice fiscale
• Eventuali diplomi o attestati professionali

nota bene: nel caso in cui la badante sia in possesso di un titolo come OSS, o un titolo equivalente, può richiedere al datore di lavoro di essere inquadrata con il livello DS che comporta uno stipendio più elevato. Per saperne di più sui livelli d’inquadramento, leggi qui.

Se il lavoratore è extracomunitario deve consegnare anche:

• Il permesso di soggiorno;

Il contratto di lavoro o lettera di assunzione

Il contratto di lavoro regola il rapporto tra un datore di lavoro privato e un collaboratore domestico. Questo documento stabilisce gli obblighi a carico del datore di lavoro e i diritti del lavoratore. Si tratta di una semplice scrittura privata ma è importante nel caso in cui dovessero sorgere dei conflitti tra le parti.

L’accordo deve essere sottoscritto da entrambe le parti e ciascuna deve conservarne una copia.

Le informazioni che devono figurare nella lettera di assunzione sono indicate dall’articolo 6 del CCNL Lavoro Domestico

Le informazioni principali che devono figurare nel contratto di lavoro sono le seguenti:

– luogo di lavoro

– data di inizio del rapporto di lavoro

– durata del rapporto di lavoro

– mansioni e inquadramento contrattuale

– orario di lavoro

– retribuzione

– durata del periodo di prova

– giorno del riposo settimanale

– ferie

– preavviso in caso di dimissioni o licenziamento

Salvo diversamente concordato tra le parti, è possibile fare un generico riferimento al CCNL Lavoro Domestico per gli aspetti del rapporto di lavoro che non subiscono variazioni rispetto a quanto stabilito dalle norme di legge e dal CCNL (ferie, preavviso, periodo di prova, ecc).

Scarica il fac simile del contratto di lavoro domestico in pdf

Per scaricare il Fac simile del contratto di lavoro domestico clicca qui:

Fac simile contratto di lavoro domestico

Comunicazione all’INPS dell’avvio rel rapporto di lavoro

Prima dell’inzio del rapporto di lavoro deve essere data comunicazione all’INPS dell’assunzione del lavoratore.

La comunicazione di assunzione si presenta all’INPS entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro.

La denuncia di avvio del rapporto di lavoro inoltrata all’INPS deve riportare le stesse informazioni indicate nel contratto di lavoro (retribuzione, luogo di lavoro, orari, ecc).

Per presentare la denuncia di assunzione di un lavoratore domestico all’INPS è possibile:

– avvalersi del Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 dal cellulare

– utilizzare l’apposita procedura internet di complilazione e invio online disponibile sul sito inps.it per chi è in possesso del PIN

– rivolgersi a CAF o Patronati

Per vedere nel dettaglio come fare la comunicazione online all’INPS, leggi l’articolo:

https://www.lebadanti.it/blog/assunzione-colf-e-badanti-come-fare-la-comunicazione-allinps/

La busta paga

La gestione del rapporto di lavoro domestico prevede l’obbligo per il datore di lavoro di rilasciare una busta paga al proprio collaboratore domestico in concomitanza ad ogni pagamento.

Nella busta paga colf e badanti sono indicati tutti gli elementi della retribuzione, i riferimenti anagrafici, sia del datore di lavoro che del collaboratore domestico, e gli elementi principali del contratto di lavoro.

Per saperne di più sulla busta paga colf e badanti, leggi qui:

Busta paga colf e badanti: come si compila. Un esempio pratico.

Per scaricare il facsimile della busta paga colf e badanti, clicca qui:

Facsimile lettera di assunzione

Quanto costa mettere in regola la badante

Oltre allo stipendio, il datore di lavoro deve versare al lavoratore i contributi INPS su base trimestrale, pagare la tredicesima a fine anno e liquidare il TFR al termine del rapporto lavorativo (ma può anche essere pagato in anticipo ogni anno).

Nel complesso, gli oneri sociali rappresentano quasi il 50% dello stipendio lordo del lavoratore.

Nelle tabelle qui sotto vediamo quanto costa mettere in regola una colf o una badante con riferimento a due casi frequenti: la badante convivente a tempo e la colf che presta servizio per poche ore alla settimana.

costo badante convivente a tempo pieno livello CS

costo colf 6 ore settimanali livello A

Badante in regola: vantaggi per il datore di lavoro

Il datore di lavoro domestico ha diritto a delle agevolazioni fiscali che gli consentono di scaricare il costo del personale addetto all’assistenza di persone anziane.

Nel complesso, l’entità di questi sgravi fiscali è molto modesta. A fronte di una spesa annua media per la badante di circa 20 mila euro, questi sgravi fiscali non arrivano a 1.000 euro

Per saperne di più sulle detrazioni fiscali, leggi l’articolo:

https://www.lebadanti.it/blog/detrazione-spese-badante-come-funziona-e-quanto-mi-spetta/